NBA, Cleveland e San Antonio straripanti, Golden State da rivedere

NBA – la gara per MVP – Most Valuable Player – è aperta! La regular season è partita, Cleveland riapre la stagione NBA di quest’anno così come aveva concluso: VINCENDO.

 

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                                LeBron James

Alla Quicken Loans Arena la notte magica dei Cavs comincia con la cerimonia di premiazione e con il discorso strappalacrime del suo uomo più rappresentativo, LeBron James.  Dando parola al campo  il “Prescelto” è stato grande protagonista del match di apertura della stagione contro i malcapitati Knicks realizzando la 43° tripla doppia della sua eccezionale carriera: 19 punti, 11 rimbalzi e 14 assist.  L’incontro è stato a senso unico con una vittoria schiacciante per i padroni di casa, 117-88. In grande forma anche l’altro tenore dei Cavs, Kyrie Irwing, autore di un’ottima prestazione condita da 29 punti. New York registra la prima sconfitta, mostrando i parecchi limiti e soprattutto una condizione deficitaria, a sprazzi le prove di Dereck Rose e Carmelo Anthony, ancora un po’ arrugginiti in questo inizio di stagione. La caccia per trovare una degna sfidante di Cleveland nella Eastern Conference è aperta.

Situazione differente ad Oakland, dove Golden State di Stephen Curry aprono la stagione con una sorprendente e clamorosa sconfitta casalinga. I sempre ostici San Antonio hanno avuto la meglio, mettendo in mostra tutti i punti deboli dei Warriors. A nulla è servito il buonissimo debutto di Kevin Durant autore di 27 punti, 11 rimbalzi e 18 assist che ha mostrato già un’ ottima intesa con Curry.

Ci si aspetta di più dai ragazzi di coach Steve Kerr “obbligati“ a vincere in questa stagione, dopo l’incredibile rimonta subita nelle scorse Finals e soprattutto visto il roster di qualità di cui dispongono, sarà suo compito gestire principalmente le pressioni. La sconfitta subìta in casa non deve di certo allarmare, la stagione è appena cominciata ed è lunghissima, ma sono stati messi in risalto i limiti nella fase difensiva e nei rimbalzi del team californiano. Sicuramente Kerr, eletto migliore coach dell’ultima stagione, lavorerà molto su questi aspetti consapevole che una volta migliorati, possono rendere quasi imbattibili i Warriors.

Grande prova, invece, per  San Antonio come sempre team davvero difficile da affrontare, anche dopo il ritiro di Tim Duncan, e di sicuro sarà tra le principali contendenti della West Conference.  Appare quasi scontato il trionfo di Golden State, ma gli Spurs, come dimostrato nell’ultimo incontro, sono di certo il team più valido, forse l’unico, capace di ribaltare il pronostico. All’ Oracle Arena sono state superlative le gare di Kawhi Leonard autore di 35 punti, record in carriera, e LaMarcus Aldridge con un personale di 26 punti e 14 rimbalzi, ma tutti i ragazzi di coach Greg Pavlovich hanno giocato un’ottima partita.

Siamo solo alla prima gara ufficiale delle 82 previste nella regular season, ma lo schema delle squadre che si contenderanno i Play Off sembra ben delineato con Cleveland e Golden State, come già detto, ultra favorite per la conquista del titolo nelle loro rispettive Conference, ma senza sottovalutare gli avversari, sempre temibili. A contendere il titolo ai Cavs nella Eastern Conference ci proveranno Indiana Pacers, Boston Celtics e Toronto Raptors tutte vincenti al debutto stagionale seppur con qualche difficoltà, soprattutto per i Pacers che hanno avuto la meglio di Dallas solo all’overtime.

I Celtics, grazie anche ad un’ottima preseason con 5 vittorie su 7 gare, sembrano l’avversario più ostico per i Cavs, presentandosi con un roster di tutto rispetto che esalta il talento del nuovo acquisto Al Horford. Fondamentale sarà la gestione dello spogliatoio da parte del coach Brad Stevens, vero valore aggiunto per Boston, grazie alle sue qualità nella lettura delle gare e dal punto di vista tattico.

Indiana si presenta con il chiaro obiettivo di essere l’anti Cleveland, non sarà facile, ma qualità e stimoli non mancano, come sottolineato dalle dichiarazioni di Paul George.  La star di Indiana ha promesso battaglia, con l’ambizione di essere eletto Mvp della stagione, dimostrando il chiaro intento di detronizzare LeBron James.

Infine, Toronto, può contare sulla migliore fase difensiva della Eastern Conference, rappresentati da Kyle Lowry e DeMar DeRozan elementi di maggiore qualità.

Per quanto riguarda la West Conference, certamente Golden State sembra non avere rivali, a San Antonio, Los Angeles Clippers e Portland Blazers l’arduo compito di provare a dare fastidio ai californiani.

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Damian Lillard

Di San Antonio si è già parlato, sono di certo i più diretti avversari per Golden State, con l’obiettivo dichiarato di vincere il Titolo. Pesantissima potrebbe essere l’assenza di Tim Duncan, come detto, ma di certo il suo sostituto Pau Gasol, altro fenomeno immortale, cercherà di non farlo rimpiangere. Il punto di forza dei texani è il loro ormai collaudatissimo sistema di gioco,  che mette in risalto le qualità dell’ottimo Kawhi Leonard, miglior difensore dell’ultima stagione.

Anche i Clippers proveranno a dire la propria in questa season. L’obiettivo resta quello di vincere il Titolo, impresa non proprio facile. Si presentano con una squadra e un gioco collaudato, ma i più grandi dubbi per i ragazzi di Doc Rivers riguardano i Play Off, dove i californiani nelle passate stagioni non hanno inciso come avrebbero dovuto, ci sarà un cambio di rotta?

Infine Portland, squadra molto ambiziosa con l’obiettivo chiaro di provare a stupire. Fondamentale sarà l’apporto di Damian Lillard, leader del team che ha dichiarato di voler fortemente il titolo di Mvp della stagione, le qualità le possiede tutte, sognare non costa nulla visto la concorrenza.

Molti sono i team ambizioni, e le sorprese potrebbero non mancare; si presentano con roster interessanti anche Houston Rockets guidati da James Harden, Utah Jazz che può contare su un gruppo molto affiatato e di qualità, Dallas Mavericks guidati dall’eterno Dirk Nowitzki affiancato finalmente da giocatori di puro talento.

Come sempre sarà una stagione spettacolare, piena di giocate straordinarie grazie ai fenomeni che potremmo ammirare durante la lunghissima stagione NBA.

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    About Miriam Tournon

    Miriam Tournon ha lavorato per anni come giornalista su stampa, web, radio e TV, per seguire poi una carriera nel mondo digitale. Ha gestito progetti in tutti i settori per vari web agency ma anche campagne advertising sui motori di ricerca e social media, outbound marketing, inbound marketing, organizzazione eventi e comunicazione di impresa. Da più di 5 anni, Miriam, si dedica al content marketing nel contesto dell' Inbound Marketing e all'analisi di mercato e CRM. Attualmente è attiva nella SEO, content marketing e web marketing. La passione per lo sport e per il tennis in speciale l'ha reso un blogger di valore per Betlive5k.IT.

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